Che emozione…vedere Flavio Briatore che alla soglia dei sessant’anni, abbronzato e con più silicone sulle guance di “Big Jim Terza Età”, dichiara che, se fosse per lui, non si sposerebbe proprio, perché il matrimonio lo spaventa tanto tanto (si sa, quando si è così giovani…); ma che lo farà perché quando si ama bisogna anche rispettare i desideri dell’altra metà della coppia; e che già che c’è, visto che si sposa, farà anche qualche figlio, perché se no che ci si sposa a fare? Che tenerezza…vedere tra il pubblico la Gregoraci che metteva continuamente in mostra la parte di lei che si nota di più dopo le tette, cioè quella chiostra infinita di denti che si ritrova in bocca, mentre guardava quella cariatide danarosa che fra poco diventerà il suo sposo. Che commozione…sentire Flavio dire che la cosa che conta veramente nella vita è la salute, e lui che è stato seriamente malato lo sa bene. Sono d’accordo, Flavio, d’accordissimo con te. La salute innanzitutto, peccato che spesso la povera gente non abbia abbastanza soldi per curarsi quando si ammala.
Che spasso…sentire Signorini commentare le vicende di Grande Fratello e, a proposito di una questione che non aveva capito bene, udirlo esclamare “Scusate, signori, ma ho un buco nero!”. Non avevamo dubbi Signorini, non avevamo dubbi. Anzi, secondo me ne hai un paio: uno è dove dovrebbe essere il cervello. L’ubicazione dell’altro la lascio intuire ai mio inclito pubblico.
Che originalità…le trasmissioni su RaiMediaset. C’è Posta per te che fa incursioni nel Grande Fratello, che ospita i Cesaroni, che vanno ad Amici, che rivaleggia con X Factor, che viene spigolata da TI lascio una canzone, che scimmiotta Bravo Bravissimo, che fa l’occhietto alla Corrida, che segue a ruota i Raccomandati, che è presentato da Carlo Conti, che scopiazza Gerry Scotti, che fotocopia Carlo Conti, che imita Gerry…azz, mi sono incartata!
Che bella…la pubblicità della Breil (ammetto, molto ben fatta)! In un mondo distrutto dalla rivalità tra uomini e donne, in una landa desolata e immensa, due enormi gruppi di persone si fronteggiano. Da una parte uomini con visi anneriti dagli scontri immani sostenuti, ma tutti giovani e belli. Dall’altra donne con gli abiti laceri, ma tutte, che ve lo dico a fare, giovani e belle. E poi i due capigruppo improvvisamente uno di fronte all’altra con aria timida e bellicosa al contempo. Ma entrambi hanno l’asso nella manica: lei gli regala un orologio, lui un ciondolo brutto che più brutto non si può. Io non ho afferrato bene il valore simbolico di questi due oggetti, ma questo è l’atto catartico, il culmine dell’emozione che si scioglie in un abbraccio. E poi via, tutti a copulare per ripopolare il mondo di figli che saranno rigorosamente bellissimi. Ma lasciatemi cantare, con la chitarra in mano…no, quello è Toto Cutugno…Dunque, lasciatemi esprimere un’ennesima opinione. Io, se avessi ricevuto un monile come quello, fosse pure da Brad Pitt, fosse pure da Raul Bova, fosse pure dall’uomo che amo di più sulla faccia della terra…porca miseria, avrei anche io messo fine alla guerra, impugnandolo come un’arma e sterminando l’intero genere maschile a ciondolate!