Una grande storia d’ammòre!

Ho deciso di dare una sferzata culturale a questo blog e di parlarvi dell’ultimo, autorevolissimo libro che ho letto. Siccome però non voglio togliere a nessuno il piacere di scoprirlo da solo ne parlerò in modo del tutto generico, senza citare né il titolo, né l’autrice ed eviterò dettagli troppo specifici. Chiamerò “lui” il protagonista e “lei” la protagonista. Andiamo a incominciare:

Lei è americana, orfana, povera, ha 23 anni, è vergine e vuole arrivare illibata al matrimonio (no, non è un romanzo di fantascienza). Va a fare una vacanza in Marocco con un’amica, che però la molla perché deve tornare a casa e le dice “vai a fare questo lavoro al posto mio” (il lavoro sarebbe “curatrice di relazioni sociali di uno sceicco straricco e pure un po’ vizioso”). Lei accetta, ma non è convinta perché è una pura di cuore e non le va di mentire. Mentre sta pensando se andare a fare una visita ad un mercato berbero o darla via al primo tassista marocchino che passa, incontra un tipo fascinoso e sfregiato che le dice “vieni con me che ti faccio vedere…il Marocco”. Lei non capisce bene la lingua e va sperando di vedere chissà cosa, invece lui le fa vedere proprio solo il Marocco. Tanto che lei, che è vergine ma ha i suoi sani impulsi, ci prova pure, ma lui la respinge schifato. Lei vuole ripartire e tornare al suo vecchio ranch, ma lui decide di rivelarsi: è lo sceicco di cui dovrebbe curare le pubbliche relazioni, ed è impotente! ” Capperi”, pensa lei, “trovo uno ricco e bono, io sono vergine, e lui non può trombarmi? ma che bella vacanza fortunata!”. Ma lui ormai la ama e scopre che lei sola è capace di riportare un barlume di vita là dove tutto era morto e le chiede “Vieni con me!”. E lei risponde “Ma come faccio a venire con te se tu sei impotente” E lui con santa pazienza le risponde che in questo contesto, “venire” sta per “recarsi” e la porta nello sceiccato, con l’accordo che lei dovrà fingere di essere la sua amante perché nessuno deve sapere che lui è bello ma non balla.  Durante il volo di andata, pomiciano sull’aereo privato e lei ha il primo orgasmo della sua vita ed è tutta contenta perché siccome è una pura di cuore, almeno non deve fingere di essere una concubina, ma lo è veramente. Siccome lui ha scoperto di amarla le fa una proposta incredibile che suona così “Io non posso fare sesso, ma anche se potessi non lo farei perché sei vergine. Ma siccome finché non lo faccio non so se posso farlo, ti propongo di sposarmi con rito berbero: se consumiamo, resti mia moglie, se non consumiamo, te ne torni in America come se nulla fosse”. E qui si vede la coerenza di quest’uomo che dopo averla toccata in ogni punto più intimo del suo corpo, ed essersi fatto toccare, attrìbuisce all’atto sessuale il suo valore più alto, quello di un imene intatto (“perché noi arabi consideriamo troppo disinvolti i costumi di voi occidentali”…ma vai a cagare vai!). Comunque, dopo una serie di rocambolesche avventure, ‘sti due si sposano, e in una comoda tenda piena di sabbia e di tappeti polverosi nel mezzo del deserto, consumano un’appassionata notte di nozze. Ma lui è veramente un cavilloso: e prima si preoccupava perché lei non sapeva che era uno sceicco; e poi perché era impotente; e poi perché aveva le erezioni ma non sapeva se poteva consumare; e poi perché poteva consumare ma non sapeva se poteva raggiungere l’estasi; e poi perché raggiunge l’estasi, ma non si vuol far vedere perché è pieno di cicatrici. Quando infine ha il coraggio di farsi vedere con tutti i suoi sfregi lei non trova altro che esclamare “Ma come ce l’hai grosso!”. E pensate che lui sia contento? NO! Perchè non sa se potrà procreare! E siccome non c’è fine all’incontentabilità umana, quando lei rimane incinta, lui è convinto che il bambino non sia suo (perché secondo me ha cominciato a capire che sua moglie era vergine nel corpo, ma nell’anima era un po’ zoccola). Allora lei sdegnata torna nel suo ranch, ma lui la raggiunge, copulano su una scrivania e poi tornano nello sceiccato. Dove vivranno felici e contenti.

Questo romanzo, capitato per caso tra le mie mani, è stato in classifica tra i romanzi d’amore (???) più venduti negli USA e io mi chiedo: ma Barack Obama lo sa?

32 thoughts on “Una grande storia d’ammòre!

  1. m’è piaciuto molto, soprattutto perchè si capisce subito il messaggio e lo sceicco cavilloso quando va al sodo si chiede il senso dell’universo. Anche la signorina è simpatica, decisa nel darla senza se e senza ma, una vera crocerossina. Bello, a quando il prossimo condensato?
    🙂

  2. eh eh eh infatti questo tipo di romanzi sono molto en vough in america ed altrove.
    mi riccordo che sotto gli esami per svagare e ridere ne ho letti una marea di queste cose. il bello era che erano sempre uguali (cambiava solo il luogo e il tempo – tipo 600, 800, tre millioni di anni fa): lei vergine, lui complicato ma bello e forte, complicazioni, sesso, complicazioni, amore finale.

    se vuoi ti ne segnalo un po. ti giuro sono il miglior anti-stress durante la laurea 😀

  3. @Unodicinque: bel commento, per essere il primo!
    @Oscar: un bell’esempio da seguire, allora.
    @Semalutia: almeno Angelica era zoccola e se ne vantava!
    @Spinoza: no, ma è la stessa casa editrice 🙂
    @Testa: saggia decisione.
    @Simo: non vedo tanto il legame, ma so che molti autori di tali romanzi sono uomini sotto mentite spoglie.
    @Fabio: eehhhh…addirittura!
    @Marco: ma come puoi solo pensare ciò? 😉
    @Willy: mica capitano tutti i giorni, dei capolavori così!
    @Vale: ho fatto spoiler a manetta! 😀
    @Brob: poco, saltando qua e là.
    @Lario: te lo consiglio! 😛
    @Spuzza: e va bene, lo dico solo a te: “La legge del silenzio”.
    @Nessunnome: e pure più abbronzato.
    @Cincia: e poi questo è ambientato ai giorni nostri.
    @Susanna: è un romanzo d’ammòre! 🙂
    @Lune: ne ho letti altri anche io, ma questo è uno dei peggiori.

  4. come puoi parlare di un libro e non dire il titolo!??!?!?

    Lo so che sono stata latitante e in questo momento non ho troppo tempo per leggere tutti i post che mi sono persa ma ti chiedo come grande favore di passare da me e leggere il mio ultimo post. Scusate se faccio copia/incolla di questo messaggio ma per me è importante che leggete il mio post. grazie un bacione daisi

  5. Yuppie!
    La legge del silenzio di Diana Palmer!
    Quasi quasi lo regalo a mia cognata; magari le dico che è una storia vera e che la scrittrice è la VERA sorella di LAURA PALMER di Twin Peaks…(mio fratello ha sposato la donna più boccalona d’Europa!)
    Hihihihi!!!! Grazie Alia, sei sempre preziosa!

  6. E solo in America possono avere successo romanzi del genere. L’America ha l’anima kitsch, tendente al trash…speriamo che Obama ci riesc a illuminarla con un flash.

  7. Manca il fratello con viso deturpato da cicatrice che la molesta, la suocera feroce che le rende il menage impossibile, il cammello azzoppato da una puntura di scorpione…era meglio se continuava a vivere nella sua beata verginità, va!

  8. Ma l’hai comprato, te l’hanno regalato o l’hai preso in prestito in biblioteca? (Spero per te si sia trattato solo di una figuraccia in biblioteca o di un po’ di soldi buttati).
    Silvia
    p.s.
    Però ci hai allietato e messo di buon umore.
    Grazie

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